LA SINOSSI

“Ventinovecento” è un romanzo breve che racconta le vicende di un gruppo di quattro amici -noti con i soprannomi di Sauzer, Braulio, Patrese e Trentatré- nella Monza degli Anni Novanta e la loro escalation, come consumatori prima e spacciatori poi, nel mondo della droga.
La storia si svolge lungo un arco di tempo che va dalla loro prima adolescenza, al principio degli Anni Novanta, fino a dieci e più anni dopo quando, l’11 giugno 2004, viene ufficialmente istituita la provincia di Monza e Brianza, evento che segna simbolicamente la fine dei loro eccessi giovanili e l’ingresso nell’età adulta. Nell’intento di rappresentare la confusione e lo sconvolgimento indotto dall’uso di droghe nelle vite inizialmente ordinarie dei quattro protagonisti – provenienti da una “Monza bene”, borghese e perbenista, dietro la quale si nasconde una dimensione di squilibrio e tragicomico “mal de vivre” – il romanzo non segue un ordine strettamente cronologico, né uno stile uniforme, e progredisce piuttosto per flash-back e flash-forward, singoli episodi solo all’apparenza sconnessi tra loro, tessere di un mosaico che il lettore si trova via via a completare nel corso della narrazione.
Ognuno dei 26 brevi capitoli è di volta in volta dedicato o raccontato dal punto di vista di uno dei quattro personaggi, con il contesto comune della città di Monza a fare da sfondo e filo conduttore: dai Gran Premi di Formula Uno all’Autodromo a una rocambolesca vacanza di gruppo in Messico; dalle disavventure tossiche nei quartieri popolari dell’hinterland ai trionfi del Milan allo stadio di San Siro. Fanno eccezione cinque ricorrenti episodi “onirici” e altrettanti ”di cornice”, nei quali un personaggio non identificato (misteriosamente definito “il quinto Power Ranger”, forse la coscienza collettiva stessa dei quattro, forse un quinto amico testimone o depositario dei loro racconti) riprende e commenta gli avvenimenti precedenti, andando a costruire così quello che potrebbe essere definito un “romanzo di formazione destrutturato”.